Ordinary education and illusion of control.
Cultura generale e illusione di controllo
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“Vuoi dell’acqua eh?-Sta a me decidere se darti l;acqua o no. Controllo il tuo destino. La tua vita dipende da me.-Senza di me saresti morta. Senza di me tu non…
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Questa mattina parlando con un amico mi sono resa conto di una cosa.
Essere “spirituali” é diventata una moda.
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Ci si ritrova con un desiderio di cambiare, senza essere pronti
ad affrontare nessun cambiamento.
Ci si sente dibattuti.
Andare da uno spicologo é fuori discussione, costa troppo
ed compromette la nostra immagine di persone stabili, persone “a posto”
in controllo della vita.
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La spiritualitá invece sembra offrirci
rispetto, anche solo nell’apparenza
di essere in grado di percepire un’altra dimensione
non visibile o percepibile da tutti.
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Essere spirituali oggi sembra alzarci di status.
Dire che si va dallo spicologo
non é come dire che si medita ogni giorno.
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Il nascondere le proprie incertezze e preoccupazioni
é ben accettato e condiviso da chi
scappa da se stesso, cercando di sentitrsi vincente
o anche solo di disperdere le proprie insoddisfazioni
in una nebbia spirituale.
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Purtroppo, quando ci si accosta a questo mondo in questo modo
ci si toglie qualsiasi reale possibilita’ di miglioramento,
ogni chance di svegliarsi da questa illusione
e dal self-remembering (ricordarsi chi si é veramente).
Un approccio di questo tipo,
non importa in che modo venga razionalizzato dalla mente analitica
é indice di debolezza e deterrente a qualsiasi approccio di veritá.
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Chi é causa non ha bisogno di sentirsi causa.
Chi é consapevole anche se minimamente di non essere materia, non ha bisogno di conquistarla, o di dare ‘potere’ e vita al suo ‘io’ immaginario in questa illusione.
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“Si pensa che l’armatura serva per proteggersi da pericoli esterni, ma non é cosi, serve per prevenire qualsiasi dispersione di consapevolezza nella Matrix… per evitare qualsiasi contaminazione da parte della mente spirituale in questa illusione. Serve a fermare qualsiasi possibilita’ di scoprire la verit’a e a trovarsi di fronte al dolore e sconvolgimento derivante da questa societa/prigione di menti schivizzate e schiavizzanti.”
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Diversi amici miei credono che il mondo stia diventando piú spirituale.
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Ma non é cosí. Questa apparenza di spiritualitá é solo un indicatore allarmante del livello crescente di paura e insicurezza nel mondo.
E’ questo il fenomeno emotivo,
la spinta nel gioco “di sviluppo spirituale”
programmato con l’intento di deviare e appacificare
il desiderio di libertá o qualsiasi domanda a riguardo che mai possa sorgere.
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Per questa ragione é facile trovare una serie di esseri degradati,
solidi e dormiemti nei campi semi-inorganici,
campi spirituali, di magia, chiaroveggenza e cosi via.
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Le cosi dette macchine dormienti e i parassiti di energia.
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Queste macchine sanno cosa dire
e sono programmate energeticamente ad assicurarsi che questa identificazione con l’illusione continui.
Sono lo specchio di questo “programma”
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“Fino al momento in cui non ci si alza al di sopra del sistema di enrgia, l’unico gioco spirituale che un essere possa giocare e’ quello programmato da questo sistema. Un sistema pieno di regole e limitazioni ideato appositamente per risponere e soffisfare un mente razionale attiva ed ad assicurarsi che la mente spirituale rimanga a dormire. Programma stupendamente creato con lo scopo di indolenzire le tue paure e spegnere il tuo desiderio di verita’. Tutto cio’ di cui una persona normale ha bisogno per sentirsi a posto con se stessa. E’ tutto cio’ di cui una mente attiva ed un essere inconscio ha bisogno. Una speudo-verita’ che porta ad una senzazione di sicurezza e pace. Il sogno spirituale, come percepito in un mondo energetico e’ un modo meraviglioso per ternerci lontani dalle porte della mente spirituale.”
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Ma la realizzazione principale e’ stata che non c’e’ nulla di veramente spirituale (nel senso piu avanzato di spiritualita’ esistente al di fuori del tempo e spazio, al di fuori dell’illusione) che possa essere classificato, capito o espresso dalla mente analitica.
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La vera dimensione spirituale é al di fuori di qualsiasi calcolo della mente razionale, e non appartiene nemmeno alle esperienze semi-fisiche di un’anima in connessa ad un corpo. Un anima che purtroppo continua nel suo precesso di identifcazione con l’immagine del gioco.
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La mente spirituale e’ al di sopra di qualunque etichetta di spiritualita’ ed ogni concetto relazionato ad essa.
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“…”Il self (io) e’ un problema che non puo’ venir risolto col pensiero. Ci deve essere quella consapevolezza che non e’ pensiero. L’essere consapevoli senza connadare o giustifacare le attivita’ dell’io. Essere consapevoli e’ sufficiente. Ma se sei consapevole con l’intento di scoprire e di risolvere problemi, di poter portare cambiamenti, con l’intenzione di ottenere risultati, tutto questo continua ad essere nel limite dell’essere, del ‘me’. Finche’ cerchiamo di ottenere risultati tramite l’analisi o attraverso la consapevolezza ed il continuo esame dei nostri pensieri, siamo sempre nel campo del pensiero, entro l’area del ‘me’, dell’io’, dell’ego’ o quello che vuoi. Finche’ esiste l’attivita’ della mente non ci puo’ essere amore. E quando c’e’ amore non esistono problemi sociali..” J. Krishnamurti, “Cosa stai facendo con la tua vita? -What Are You Doing with Your Life?””
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OUSPENSKY da THE FOURTH WAY
“Una certa illusione di controllo e’ fornita alla mente tramile l’educazione generale.. ma se le circostanze dovessero cambiare questa illusione sparirebbe..
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(…)what is the chief thing that is holding me back from
escaping?
A. Mechanicalness. In yourself things continue to ‘happen’—things over which you should have control, but you have not acquired control.
There are things in us which can and should be mechanical, such as physiological processes and things like that,
and there are other things over which we must acquire as much control as we can, because they keep us from awakening.
You do not realize to what an extent one thing in us is connected with another.
Everything is connected. You cannot do, or say, or even think anything out of the general line of things that happen.
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A teacher cannot ‘do’ anything for you. You are given certain tasks and you have to do them.
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People often ask: ‘How is it that I have been working so many years and have had no experience of higher centres yet?’ And I ask them: ‘Have you really been working so many years?’
One counts from the time one has heard these ideas, but one does not try to calculate how much one actually worked—how many days, how many hours or minutes in each day.
If one makes this calculation, one will see that there is no reason to expect any results yet, although one may have heard about it a long time ago.
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It is necessary to put more energy into things—into self study, self-observation, self-remembering and all that.
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What does it mean to work practically? It means to work not only on intellect but also on emotions and on will. Work on intellect means thinking in a new way, creating new points of view, destroying illusions. Work on emotions means not expressing negative emotions, not identifying, not considering and, later on, also work on the emotions themselves. But what does work on will mean? It means work on one’s actions.
First you must ask yourselves: What is will in men No. 1, 2 and 3? It is the resultant of desires. Will is the line of combined desires, and as our desires constantly change, we have no permanent line. So ordinary will depends on desires and we can have many desires going in different directions. The line constructed out of all these angles is the resultant.
This is our will. It may go in one direction one day and in another direction another day, and we think it is straight. So it is really the resultant of our blindness. We have to ask ourselves on what the will of man No. 7 could be based. It must be based on full consciousness, and this implies knowledge and understanding connected with objective consciousness and a permanent ‘I’. So three things are necessary: knowledge, consciousness and a permanent ‘I’.
Only those people who have these three things can have real will; that means a will that is independent of desires or anything else.
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” CHP X
” THE FOURTH WAY by Ouspensky
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…http://silviakusada.wordpress.com/1-suggested-reading-authors/
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We HELP spiritual beings to AWAKEN!
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Center for Spiritual Research and its applications
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http://aidathomas.wordpress.com/2011/11/12/rekindling-scientology-training-outside-the-church/
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